E’ uno dei piatti più famosi della tradizione contadina del Piemonte orientale e della Lombardia padana. La variante vercellese si presenta come una versione più saporita, dove al riso Baldo si aggiungono fagioli della qualità tipica coltivata a Saluggia, vino rosso Barbera, lardo e salame d'la duja.

Si tratta di un piatto povero della tradizione culinaria contadina oggi diventato prelibatezza da ristorante stellato. Decenni fa le risaie erano piene di rane, ora si trovano quasi più soltanto congelate. Se avrete fortuna… ecco una ricetta del passato.

Quando i primi freddi cominciano a farsi sentire non c'è niente di meglio di mangiare un buon piatto di polenta con i funghi. Il suo gusto è spettacolare, sarà per voi una vera e propria esplosione di sapore, un piatto confortante e una coccola perfetta per la domenica.

Probabilmente il piatto invernale più comune nel passato delle nostre risaie vercellesi, semplice ma dal gusto deciso. E con quel che si avanzava si preparava il ripieno per i ravioli che oggi chiamiamo “di magro”, cioè senza carne…se avete tempo e pazienza, tra le ricette ne troverete una nostra versione.

E’ una ricetta originaria della Valle d’Aosta ma con l’utilizzo di formaggi diversi fa parte dei piatti tradizionali del biellese e in genere della cucina piemontese, soprattutto delle montagne.

Il nero, si sa, sta bene su tutto…anche in cucina! Questa varietà di riso dal colore dell’ebano e dal particolarissimo profumo che ricorda il pane appena sfornato è perfetta per realizzare un primo piatto accattivante e sfizioso e la cottura veloce dei crostacei permette di apprezzarne a pieno i sapori autentici.

Un piatto elegante, completo e ideale per affrontare le serata autunnali e invernali.

Come si dice, il riso nasce nell'acqua e muore nel vino!
Questa ricetta è una di quelle che meglio rappresentano questo antico proverbio e che meglio risaltano tre pilastri della cucina piemontese: Carnaroli, Barbera e salsiccia di Bra.

Piatto unico, contorno, al posto del pane, al forno, fritta, farcita, fredda, la polenta è alimento estremamente versatile. Forse perché, essendo stata a lungo unico sostegno alimentare per contadini e montanari, mangiata spesso non condita, “il pane dei poveri”, ciò ha acuito la fantasia.

Una torta che ci conquista per il suo profumo, si scioglie in bocca. Perfetta come dessert di fine pasto, da servire anche con un ciuffetto di panna, ottima da gustare fredda o a temperatura ambiente.